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Verdi, dossier sull’Italia: dall’Ilva all’Eternit, chi inquina non paga

Postato il 10 Gennaio 2015 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

InquinamentoDice, un nuovo dossier dei Verdi, che in Italia chi inquina non paga. Ilva di Taranto, Caffaro di Brescia, Eternit di Casale Monferrato, il petrolchimico di Agusta in Sicilia, l’ex Stoppani di Cogoleto sulla costa ovest genovese. Fabbriche in funzione e fabbriche dismesse hanno inquinato – e lo ha certificato una procura o un’istituzione di Stato – e non hanno mai versato un euro per risarcire i danni al territorio e ai suoi abitanti. Il danno ambientale comprende il ricovero in ospedale dei cittadini ammalati a causa dell’inquinamento, i costi ambientali e quelli delle bonifiche. Già. In Europa “chi inquina paga” è un dogma garantito dalla direttiva europea 35 del 2004, in Italia no.

Angelo Bonelli, portavoce degli ambientalisti, a inizio 2015 ha preso in esame gli ultimi dieci anni di maxi-inquinamenti provati e ha calcolato che tra il 2004 e il 2013 le aziende italiane non hanno pagato danni per 220 miliardi di euro. Alla prescrizione penale – spesso sopravvenuta, come hanno illustrato gli ultimi processi per l’amianto dell’Eternit o per la discarica di Bussi nel Pescarese – è seguita la prescrizione economica. In molti casi, l’Ilva di Taranto per esempio, le aziende sotto accusa continuano a produrre e a bruciare, a sversare.

Leggi tutto l’articolo di Corrado Zunino al seguente indirizzo:

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/01/07/news/verdi_dossier_sull_italia_dall_ilva_all_eternit_chi_inquina_non_paga-104482950/?ref=HREC1-35

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