November 28, 2024
Nonostante la contrarietà di molti operai, l’accordo per aumentare la produzione e passare a 20 turni alla Sata Fca di Melfi è stato sottoscritto dalle rsa dei sindacati firmatari. Le tormentate assemblee della settimana scorsa non hanno fatto cambiare idea a Uilm, Fismic e Fim (in rigoroso ordine di voti alle recenti elezioni). Si parte il 23 marzo sulle linee e si va avanti fino a luglio per rispondere al picco di produzione dovuto al boom di richieste per i nuovi modelli 500 X e Jeep Renegade in America (la prima nave coi Suv è partita la settimana scorsa da Civitavecchia).
Sui due nuovi modelli lavorano circa 4 mila operai mentre 2mila rimangono sulla vecchia Punto. Fino ad oggi sui due nuovi modelli lavoravano su 15 turni ma da più di un mese avevano straordinari comandati tutte le domeniche. Col passaggio a 20 turni — in realtà 19,5 perché la domenica mattina si farà manutenzione delle linee — Melfi diventerà il primo stabilimento (ex) Fiat a ciclo continuo. Lo sarà fino a fine luglio quando l’accordo verrà rivalutato. E proprio a luglio Fca dovrebbe «stabilizzare» i circa 700 interinali (8 hanno rinunciato perché «troppo pesante») assunti a gennaio: buona parte di loro — non tutti — passeranno al contratto a tutele crescenti, rimanendo dunque licenziabili al solo prezzo di un piccolo indennizzo rispetto agli sgravi previsti per le nuove assunzioni. Fca nel comunicato di dicembre parlava invece di stabilizzazione a tempo indeterminato «appena sarà stato approvato il Jobs act».
Leggi tutto l’articolo di Massimo Franchi al seguente indirizzo:
http://ilmanifesto.info/via-ai-20-turni-a-melfi-fiom-non-ce-consenso-stop-o-referendum/
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